Matteo Renzi parla di servizio civile al Buon Seme

In tour con “Destinazione Italia” per recepire idee, suggerimenti, critiche per la prossima campagna elettorale, Matteo Renzi ha scelto, per l’astigiano, un tema che gli è molto caro; quello del “Servizio civile universale e obbligatorio per un mese”.

La scelta dell’incontro è caduta, non a caso, sulla nostra Associazione che, grazie ai progetti proposti, offre a tanti ragazzi la possibilità di svolgere il servizio civile.

L’arrivo al Buon Seme di Sessant

Il segretario del PD è arrivato la mattina del 30 novembre, giusto il tempo per un caffè qualche stretta di mano e via ad incontrare ad un tavolo un gruppo di ragazzi che lo aspettavano per raccontare le loro esperienze nel servizio civile. Renzi si è informato sulla struttura che lo ospitava ed è rimasto colpito in particolare dal progetto collegato all’agriturismo e all’agricoltura sociale, Casa Martino, che ospita donne vittime di violenza e alcuni bambini “Questa è proprio una bella struttura, ha detto, dove si svolge un importante lavoro sociale”.

“Ascoltiamo – ha spiegato Renzi – suggerimenti e considerazioni soprattutto sul servizio civile, come funziona oggi nel terzo settore e ascoltare, perché no, critiche o idee per il futuro”.

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“Ascoltiamo – ha spiegato Renzi – suggerimenti e considerazioni soprattutto sul servizio civile, come funziona oggi nel terzo settore e ascoltare, perché no, critiche o idee per il futuro”.

La proposta del segretario, arrivata dall’ultima Leopolda, è il servizio civile obbligatorio per un mese, con l’obiettivo, appunto, di ricavare spunti per il percorso della campagna elettorale. Con lui, la deputata di Ivrea, Francesca Bonomo che si è occupata dell’argomento e ha fornito qualche dato, spiegando che nel 2013 il servizio civile non era decollato per mancanza di fondi poi “nel 2014 con il governo Letta si è arrivati a 14.500 posti e da quando Renzi ha fatto la proposta come presidente del Consiglio si è arrivati a 50.000 “ “il mio sogno, chiosa Renzi è arrivare a 100.00 posti all’anno”. “In Piemonte – ha rimarcato la consigliera regionale del PD Angela Motta –  è stato fatto il bando per 913 posti”.

Le testimonianze

Ludovica 22 anni “Ho fatto servizio civile due anni fa ed è stata un’esperienza di vita, perché tuttora lavoro nella stessa comunità dove ho iniziato (Casa Martino). Avessi avuto l’obbligo forse non lo avrei scelto, perché non pensavo questo potesse essere il mio mondo. Ho spostato i miei studi proprio in questo ramo”.

Federico 19 anni “Credo che in un mese non si riescano a sfruttare appieno le possibilità del servizio civile, è come iniziare e lasciare a metà”.

Marco Burdese, insegnante di religione all’Agraria e presidente dell’Associazione Albero della Vita Onlus, ha rimarcato che “il discorso dell’obbligatorietà viene spesso fuori con gli studenti, c’è questo mito che l’obbligo in sé sia qualcosa di negativo, la vita ci obbliga spesso a fare cose che non abbiamo scelto, prendersi cura di altri più deboli, non la vedo come forma coercitiva. È’ un’opportunità che va scoperta, forse un governo può stimolarla”.

“Alcuni ragazzi, ha concluso ancora Renzi, mi hanno suggerito di recuperare l’educazione civica nel triennio, abituandoli al servizio civile, come forma di continuità, il mese di servizio civile diventerebbe la continuità sui tre anni. Il senso di questo viaggio è prendere proposte e approfondirle, un viaggio molto easy senza comizi. La discussione è ampia, pensiamo che accanto ai bonus ci debbano essere richieste da fare ai ragazzi, una stagione dei diritti e una dei doveri. Come farla la penserò con i ragazzi. Il servizio civile ha concluso il segretario, è una bellissima esperienza per i ragazzi. Ed è stato utile ascoltarli. A gennaio tireremo fuori idee, facendo tesoro di quello che ci avete detto. Il luogo che ho appena visitato, dove le donne vittime vengono accolte, è la dimostrazione di quanto il volontariato può fare”.

E noi, che da molto tempo ci occupiamo dei più deboli, cercando di aiutarli a recuperare “un pezzo di vita” con dignità e sostegno, non  possiamo che essere grati a Matteo Renzi, per essersi reso conto che questa è una parte importante dell’Italia, che lavora con dedizione e professionalità a favore del prossimo