Ad Asti la terza edizione di ”Segni particolari: migrante”

Torna “Segni particolari: migrante” la rassegna cinematografica organizzata da Noix De Kola, associazione astigiana che dal 2010 si occupa di promuovere l’integrazione sociale dei cittadini migranti principalmente attraverso il diritto all’apprendimento della lingua italiana. In cartellone quattro storie di donne e uomini che hanno lasciato il loro Paese per crearsi una nuova vita attraverso il lavoro come espressione artistica, fonte di sostentamento e realizzazione, ma spesso anche caratterizzato da condizioni di grave sfruttamento. L’appuntamento è al Cinema Lumière (Corso Dante, 188) per quattro mercoledì con inizio alle 20:45 ed ingresso libero.

La rassegna si apre mercoledì 28 marzo con il documentario “Ibi”, di Andrea Segre. Interamente basato sull’autonarrazione diretta e spontanea di una donna migrante, nata in Benin, che racconta sé stessa e la sua Europa ai figli rimasti in Africa. Per la prima volta in Europa, un viaggio intenso e intimo nel mondo difficile, vivo e colorato di un’artista visiva ancora sconosciuta. Porterà la sua testimonianza, dopo la proiezione, Alessandro Buffardi, referente del presidio di Libera Castel Volturno, luogo dove oggi vive Ibi e da dove ha origine la storia. Si continua mercoledì 4 aprile con “The harvest”: le storie di Gurwinder, che da anni lavora come bracciante delle serre dell’Agro Pontino e Hardeep, che si impegna come mediatrice culturale. Un docu-musical che, per la prima volta, unisce il linguaggio del documentario alle coreografie delle danze punjabi, raccontando l’umiliazione dei lavoratori sfruttati dai datori di lavoro e dai caporali. Sarà presente il regista Andrea Paco Mariani. L’11 aprile inoltre sarà proiettato, in lingua originale con sottotitoli, “They will have to kill us first” di Johanna Schwartz, film sulla resistenza dei musicisti del Mali che combattono contro il divieto di fare musica imposto dagli islamisti radicali. La rassegna si chiuderà il 18 aprile con “Il sangue verde”. Film di Andrea Segre sui fatti di Rosarno del gennaio 2010, che propone un resoconto di quei giorni, e di quelli che seguirono, raccogliendo le voci di alcuni migranti che hanno vissuto gli scontri in prima persona, mettendo a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un’economia fortemente influenzata dal potere mafioso della ‘Ndrangheta. Nella stessa serata sarà proiettata anche la seconda puntata della webserie Passaggi, di Simona Carnino e Carolina Lucchesini, sulla storia di Mamadou, senegalese e di Abdulwahab, eritreo che, a Canelli, presiedono la cooperativa agricola “Maramao” ed operano per l’integrazione dei migranti di n uova generazione. E’ prevista la partecipazione di rappresentanti della CGIL di Asti e di soci della Cooperativa Maramao di Canelli.

La rassegna è realizzata con il sostegno del CSVAA di Asti e Alessandria.

Nessun risultato trovato.