Agricolture sociali 2. Chi sono i soggetti?

Sono diversi i soggetti che operano nel campo dell’agricoltura sociale:

  • Neo-comunità rurali, comunità di persone attive in contesti rurali dove le pratiche agricole si riferiscono a relazioni improntate su fiducia, dono e sulla reciprocità;
  • aziende agri-sociali, imprese singole o associate che svolgono attività sociale
  • operatori e volontari che affrontano i problemi del disagio mediante pratiche di microagricoltura e manutenzione de paesaggio, nonché attività produttive. culturali e artistiche legate al rurale urbano;

Strutture socio-agricole, che sono imprese sociali, enti morali, associazioni onlus che fanno uso delle risorse agro rurali per l’inclusione. Casa Bosticco ad esempio fa parte di questa categoria.

Le agricolture sociali guardano a tutti coloro che possono innalzare i propri livelli di capacitazione e inclusione sociale mediante il contatto con i processi agricoli e con le risorse della ruralità, in particolare:

  • Bambini
  • Minori e giovani in difficoltà
  • Donne vittime di violenza
  • Persone con disabilità
  • anziani in difficotà
  • Detenuti ed ex detenuti
  • Persone affette da dipendenze.

Le agricolture sociali rappresentano una parte significativa del contributo che la ruralità può offrire al miglioramento della qualità della vita, alla capacità di attrazione e alla reputazione di un sistema locale, favoriscono la rivitalizzazione di alcuni valori che sono alla base della domanda di ruralità come accoglienza, dono e reciprocità. Si tratta di veri e propri sistemi di welfare legati alla località, capaci di evitare una contrazione della qualità delle prestazioni dei servizi, , di valorizzare risorse locali. Le funzioni delle agricolture sociali devono trovare formale riconoscimento da parte dei soggetti deputati ad organizzare e gestire i servizi socio-sanitari. L’espansione delle agricolture sociali è prospettiva che consente di superare la visione tradizionale che considera lo sviluppo economico e lo sviluppo sociale come due variabili indipendenti, oggetto di politiche autonome e non comunicanti e di considerare, invece, un efficiente sistema di welfare, come prerequisito dello sviluppo territoriale.

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