Iniziano i lavori per l’inverno. A Casa Martino ci si aiuta per lo stoccaggio

Niente di meglio che una bella domenica di sole per essere previdenti e pensare all’inverno. Si lavora, nel mentre si socializza, si ride e si fa attività fisica. Non male no?

E’ stata una domenica molto produttiva, quella delle ospiti di Casa Martino che, con l’indispensabile aiuto del super Moreno, hanno lavorato allo stoccaggio del cippato, per riscaldare tutte le Case durante l’inverno all’insegna dell’ecosostenibilità.

Casa Martino (Sessant) si occupa di donne e bambini ed è una “costola” di Cascina Valentino che ospita anche l’agriturismo Il Buon seme al nostro fianco dal 2008.

Il Buon seme nasce come azienda agricola nel 1922, ora è agriturismo, ma anche fattoria sociale e didattica. Nei 34 ettari viene prodotto grano tenero Bologna, grano duro del Consorzio Sardo Grano Cappelli, farro di cocco e spelta, sorgo, mais e prodotti ortofrutticoli.

Sostenibilità

Si utilizzano fonti rinnovabili: pannelli fotovoltaici, pannelli solari termici, cisterne per la raccolta acqua utilizzata per l’irrigazione e, appunto, il cippato.

Cos’è il cippato

Il cippato è una biomassa ad uso energetico derivata dal legno, ridotto in scaglie molto piccole da questa caratteristica deriva il suo nome, dal termine inglese chip, indicante il legno vergine ridotto in piccolissimi pezzi.

Questo tipo di biomassa è ottenuto mediante le cippatrici, particolari attrezzature agricole che lavorano e trasformano tutti gli scarti derivanti dalla lavorazione dei boschi e degli alberi, come nel caso delle potature di piante, della pulitura di sottobosco da rami e piante cadute, o di disboscamenti programmati. Queste macchine riducono il legno in piccolissimi frammenti e poi lo depositano, ammucchiato, in luoghi all’interno dei quali esso riposa per due anni, attendendo l’essiccatura, al fine di essere pronto per la combustione.

Al pari delle altre biomasse, anche il cippato rappresenta un combustibile ecologico ed economico; nello specifico, provenendo unicamente dagli scarti dell’agricoltura, questo materiale si può classificare come una biomassa ecologica al 100%: attraverso la sua produzione ed il suo conseguente consumo, si contribuisce al rinnovo e alla ricrescita delle specie vegetali, purché il loro impiego non superi il normale rifornimento naturale. L’impiego del cippato come combustibile, inoltre, consente di non incidere negativamente sull’ambiente.  Infatti la percentuale di anidride carbonica rilasciata nell’aria, all’atto della combustione, è circa la stessa di quella che le piante assorbono durante il processo di fotosintesi clorofilliana.

I vantaggi del cippato

ECONOMICITA’: il costo del cippato è molto basso, se rapportato a quello degli altri combustibili (ad esempio, rispetto al prezzo del gasolio si registra una differenza anche dell’80% in meno);

·PRATICITA’: grazie alle sue dimensioni ridotte, il cippato consente un rapido e facile trasporto, oltre a garantire una totale sicurezza. Il trasporto può avvenire mediante autocisterne fino alla propria abitazione oppure, tramite pompa, direttamente all’interno del luogo di stoccaggio preferito.

·RISPETTO PER L’AMBIENTE: il cippato può essere autoprodotto, come detto, utilizzando gli scarti dalla lavorazione dei boschi; inoltre le emissioni di gas nocivi, all’atto della combustione, sono praticamente pari a zero.

(fonte .biomassapp.it)