La Relazione. Chi è e cosa vuole l’uomo. Interessante giornata formativa con l’Albero della Vita e ArborVitae

Domenica 25 febbraio per l’Albero della Vita e ArborVitae  è stato nuovamente momento di confronto per collaboratori, volontari, dipendenti, ragazzi del servizio civile. Un momento di confronto multilingue, multirazziale, multicolore sul tema della Relazione. Chi è l’Uomo? Cosa vuole? Partendo da un’allegoria (culturale più che religiosa) con la Bibbia ebraica, il presidente dell’associazione, Marco Burdese con appassionata convinzione ha tracciato una piccola storia dell’ospitalità e della relazione, PRIMA con sé stessi (obiettivo di ogni vita interiore)e poi con “l’altro”. Da Eric Fromm a Victor Frankl i valori di una conoscenza approfondita di noi stessi e “ valori condivisi come una nube che sta avanti, sopra al gruppo, non manipolabile”.

Il testo biblico è una vera fonte sul tema della conoscenza e accoglienza , si parlava infatti di ospitalità già 3000 anni fa. Il profugo incarna l’uomo che “ci chiede qualcosa”, occorre capire la relazione giusta.

L’amore è terapeutico  e la prima relazione è proprio quella che “crea”. L’affascinante storia di Giuseppe e l’allegoria delle 10 piaghe d’Egitto come 10 atti pedagogici sono un corollario agli stili di vita nei secoli che nonostante la tecnologia, non cambierà, perché la tecnologia non è il senso della comunicazione in quanto non arriva al nocciolo. La parola è debole. La Torre di Babele è andata in frantumi perché si parlavano troppe lingue, occorre un linguaggio comune. La Relazione, appunto.

Le storie dei Profeti incarnano le realtà di ognuno di noi con le loro vicende umane da superare in relazione agli altri e alla salvezza di altri esseri umani. Salvare è una realtà che fa bene.

Il confronto finale ha sviscerato la  CRITICITÀ NELLE RELAZIONI, RISORSE E QUALITÀ, PROPOSTE.

Criticità, risorse e proposte in realtà sembrano essere i lati della stessa medaglia. Le diversità culturali significano anche un sistema valoriale diverso e spesso la difficoltà è dovuta a cattiva comunicazione. In realtà dalle relazioni nascono tantissime opportunità. Occorre una visione più ampia del mondo, anche se c’è ancora molta impreparazione e improvvisazione. Riuscire a vedere le differenze o le “stranezze” come un valore o una ricchezza, ascoltare gli altri, trovare le risposte senza cercare negli altri le risposte che vorremmo potrebbero essere passi importanti. Non c’è relazione senza “prendersi a cuore”. “Bien Tenu” come ha suggerito un ospite.

Tra i progetti futuri di ArborVitae,  la possibilità di fare il pane quotidianamente per tutte le Case, grazie all’agricoltura sociale praticata all’Agriturismo Il Buon Seme con le farine di produzione propria.

La giornata di formazione è stata anche, come sempre, momento di allegra convivialità, con la gioia di festeggiare tutti insieme il compleanno di una delle “storiche” collaboratrici: Lilian Laurenza.

Alcuni momenti della giornata.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nessun risultato trovato.