Un’educazione a trattare con rispetto, a riconoscere il valore delle singole scelte per l’ambiente, per gli altri, per il futuro.
Sostenibilità
Un nostro punto di forza è sicuramente l’attenzione alla sostenibilità dei nostri progetti.
La prima casa della cooperativa “Casa Bosticco” incarna il sogno di una casa energeticamente all’avanguardia, dove i pannelli fotovoltaici offrono l’energia elettrica, mentre la caldaia a cippato scalda gli ambienti, il cappotto rende isolata la struttura così da contenere la dispersione termica ed acustica.
L’obiettivo è stato quello di realizzare l’ambizione di rendere energeticamente indipendente la struttura dai vincoli delle forniture esterne. Un’ambizione all’autonomia della struttura stessa oltre a quella delle persone ospitate. Una metafora di indipendenza e una reale possibilità di giocare un ruolo da protagonisti per dare il proprio contributo nella gestione energetica della propria casa da parte degli ospiti stessi.
Un’educazione civica ad uno stile di vita sostenibile per le persone ospitate veicolata dalle scelte operate nel quotidiano come quella di coltivare l’orto per ottenere le verdure per la propria tavola o di raccogliere e sistemare la legna per il proprio camino. Le azioni degli ospiti sono finalizzate concretamente verso questa idea di sostentamento autonomo e vedono realizzarsi intorno a loro, scelte che veicolano un messaggio di responsabilità verso gli ambienti di vita e il rispetto del bene comune inteso come risorse materiali ed energetiche. L’acqua per annaffiare il giardino e l’orto arriva dal pozzo. In tavola ci sono bottiglie di vetro riempite dal rubinetto dell’acquedotto dove è presente un sistema filtrante. La carne della mensa arriva a km zero da produttori locali.
Tutto questo ha inizio già quasi vent’anni fa, in un periodo dove non era ancora diffuso come oggi l’interesse alle energie alternative, e alla tematica ambientale. Un’attenzione a compiere scelte che abbiano un valore oggi e un senso per il futuro. Le fonti usate permettono di beneficiare di un’energia pulita, che evita l’immissione in atmosfera di sostanze inquinanti quali l’anidride carbonica, andando così a proteggere il nostro pianeta dal cambiamento climatico. Grazie ad un iniziale investimento si vanno anche a ridurre i costi permettendo una gestione economica più serena che tutela il sostentamento della nostra stessa realtà.
Si stima che l’installazione di un impianto fotovoltaico destinato ad uso domestico da 3 kWp consenta di risparmiare nel giro di venti anni ben 38 mila chili di anidride carbonica: un po’ come venissero piantati 190 alberi. I pannelli fotovoltaici non generano scorie, emissioni o residui di alcun genere. L’energia solare inoltre è una fonte energetica inesauribile contrariamente alle altre risorse petrolifere, gas e carbone che sono in progressiva diminuzione.
La caldaia a cippato usa le biomasse per riscaldare la casa, è dunque rigenerabile perché sono usate solo le potature e le emissioni di co2 prodotta nella combustione si bilancia con l’assorbimento che gli alberi compiono nella loro crescita.
Vivere in una casa dove viene usata l’energia solare e l’energia a cippato è un modo per gli ospiti stessi di essere informati e partecipi, coinvolti con la tematica ambientale così da poter essere orgogliosi del loro modo di vivere rispettoso dell’ambiente con uno sguardo attento alle generazioni future perché investire sulle rinnovabili significa consegnare alle generazioni future un pianeta più pulito e più vivibile.
L’energia solare sarà utilizzata anche nella sede legale della cooperativa dove è situato anche il laboratorio artigianale della panetteria sociale. Sul tetto saranno installati pannelli solari così da permettere al forno della panetteria di avvalersi dell’energia elettrica prodotta.
La sostenibilità viene promossa anche come valore nel quotidiano della vita dei ragazzi delle comunità, sostenendo la riduzione degli sprechi, sensibilizzando alla cura e alla manutenzione in modo da disincentivare il consumismo a favore di una maggiore responsabilizzazione dei modi e delle azioni che vanno a sostenere la durata degli strumenti e delle attrezzature.
Un’educazione a trattare con rispetto, a riconoscere il valore delle singole scelte per l’ambiente, per gli altri, per il futuro. Nel quotidiano i ragazzi possono rendersi conto del proprio personale contributo ad esempio nell’attività della cippatura, osservando come il proprio impegno, insieme agli altri, vada a contribuire al calore della propria casa. Oppure nel tagliare e disporre la legna in modo che sia a disposizione per l’inverno. Ogni piccola attività ha un suo senso nel disegno più grande di contribuire con la propria attività al benessere della comunità, con un’azione pensata che contribuisce al mantenimento dei propri spazi, della propria casa, della propria mensa.
Il messaggio di sostenibilità ha un peso importante per la cooperativa perché è in questa autonomia e indipendenza, in questo agire pensato che si struttura tutta la quotidianità dei ragazzi che si sentono parte attiva nel contribuire a mantenere e far crescere la propria comunità in termini di bellezza, efficienza e produttività.
Ognuno fa la propria parte, imparando a sentirsi responsabile. Niente dura se non si fa in modo di mantenerlo, di averne cura, di chiedersi se si sta usando in modo accorto. Sprecare o danneggiare, arrecare un danno anche involontario può capitare, ma occorre allo stesso modo essere consapevoli che si può recuperare, riparare, risarcire. Assumersi la responsabilità dell’errore e agire di conseguenza in modo da rispondere del proprio danno. Questo vale sia per danni materiali che esistenziali.
Venire quotidianamente educati a rispondere delle proprie azioni rispetto a danni materiali è un modo anche per riflettere rispetto alle proprie manchevolezze su un piano personale. Vale lo stesso principio nei confronti degli errori esistenziali, affettivi delle storie di vita dei nostri ospiti. Acquisire un modo di agire morale, comprende una dimensione riflessiva rispetto alle conseguenze delle proprie azioni, inserite dentro un orizzonte più ampio. Agire senza riflettere sulle conseguenze, senza cura, senza pensare al valore e alla storia di ciò che si sta trattando significa minare alla durata, al mantenimento del sistema stesso.
Sostenibilità intesa dunque come attenzione, come custodia di ciò con cui veniamo in relazione, un prendersi cura che diventa senso stesso della propria umanità. Un sentire che sembra così raro ai giorni nostri nelle relazioni, nelle scelte in ogni settore, dove non vengono prese decisioni lungimiranti, ma spesso utili solo a dinamiche egoistiche di arricchimento senza partecipazione, condivisione, equilibrio, rispetto.
Sostenibilità quindi come elemento chiave, come valore da cui partire per una comunità che diventi esempio di attenzione e cura, integrazione e rispetto.
La stessa premura che riserviamo per l’ambiente, per la terra dove siamo chiamati ad agire non in modo egoista e onnipotente ma rispettoso e attento, possiamo destinarla verso tutto quanto incrociamo nel nostro cammino.