Un tuffo nel blu, Estate 2021

Accanto al santuario di Montero di Bordoghera in cima ad una strada tortuosa che sale dolcemente tra scorci di azzurro, immensi cactus e fichi d’india ci sono due casette nella pace del verde che ospitano i nostri ospiti in vacanza. La finestra è aperta per fare entrare tutta la luce del mattino, all’orizzonte il mare azzurro intenso, incorniciato tra le fronde verdi di un grande eucalipto. Quando arriva la notte il riflesso della luna sul mare distende gli animi alla brezza della sera. L’acqua brilla come oro, le onde avanzano di un ritmo lento e perpetuo.Il quotidiano è interrotto da una parentesi di riposo, gioia e incontro. Le mamme e i bambini della comunità di Asti si trovano a convivere con gli ospiti fragili di San Damiano. La debolezza e le differenze sono guardate all’inizio con sospetto e curiosità, finché i due mondi si amalgamano a formare una nuova grande famiglia multietnica, multiforme, che sa accogliere, sostenere, scherzare, trasformare le proprie idee, le proprie certezze in nuove intuizioni e convinzioni. I bambini sono maestri dell’incontro e con candore si avvicinano per abbracciarti. Ti prendono per mano e ti portano con sé per giocare, per esplorare, per tuffarsi nel mare. Cercano il tuo sguardo per avere una conferma. All’improvviso ti passano la mano sul volto in una carezza a ricordarti che l’amore non conosce confini di forma. È potente anche l’amore dei più deboli, la generosità e la spontaneità, la gioia per le piccole cose e la gratitudine. Tutti amano Giuseppe perché “ha un cuore grande così”, i bambini lo cercano per giocare, le donne lo chiamano per farsi aiutare. Lui che non è mai stato al mare, si tuffa per la prima volta in acqua con grande felicità. Una mamma marocchina si diverte come una bambina saltando la corda in riva al mare. La mamma rumena si offre generosamente di fare il bucato per i ragazzi fragili, condivide la merenda con loro e li aiuta a farsi la barba. Ci sono momenti in cui si discute, in cui si litiga, in cui non si è d’accordo. Altri in cui ci si confronta, ci si raccontano squarci di vita in virtù di una maggiore vicinanza e fiducia. Ragazzine divenute madri presto, cresciute sole e in fretta. Passati difficili, scelte viziate che hanno modellato i valori e il carattere. Si ride, si scherza, si passa il tempo insieme. Si prega ciascuno il proprio Dio perché il delicato intervento al cervello di una mamma rimasta ad Asti possa volgere nel migliore dei modi, mentre i suoi due figli sono in custodia da noi. E si piange insieme di felicità perché infine tutto va nel migliore dei modi. Il tempo passa veloce lasciando il ricordo di un’esperienza unica di vita comune

 

SS